Lungo i 200 chilometri della Route Nationale 8, la strada che corre sul lato ovest dell’isola africana del Madagascar, si trovano lunghe file di baobab. Il tratto compreso tra le località di Malondara e Belo Sur Tsiribihina è ormai conosciuto come Allée des baobab o viale dei baobab essendo presenti specie giganti che raggiungono i 30 metri di altezza e 3 di diametro.
Questi alberi secolari appartengono alla specie degli Adansonia grandidieri, endemica del Madagascar.
Nei secoli hanno imparato ad adattarsi ad ambienti ostili e aridi. Il loro segreto risiede nel tronco, povero di fibra legnosa, che riesce a impregnarsi di acqua. Ogni albero può contenere fino a 300 litri d’acqua, riuscendo così a resistere anche a periodi di lunga siccità. Il loro ciclo di vita è impressionante: riescono a vivere fino a 500 anni!
Per la riproduzione, i baobab si affidano ai mammiferi e non agli insetti. Sono soprattutto lemuri e pipistrelli che si impregnano il pelo di polline e lo diffondono in giro portando avanti la riproduzione. I baobab in Madagascar sono stati definiti Monumenti Naturali essendo una specie in via d’estinzione. Nel mondo se ne contano circa otto specie differenti, di cui sei si trovano esclusivamente in Madagascar.
Secondo una leggenda gli dei, invidiosi della grandezza di questi alberi, li avrebbero sradicati e capovolti a testa in giù. E la loro forma ricorda davvero una chioma che richiama l’intreccio delle radici. Secondo un’altra credenza, invece, i baobab sarebbero dimore divine, al punto che a volte può capitare di trovare delle offerte ai loro piedi.